Le preposizioni: Motivazioni del percorso.
La scelta di incentrare il percorso didattico sulle preposizioni, dunque su una categoria di parole funzionali anziché intorno al lessico, spesso ingenuamente reputato il bisogno primario di chi cammina verso l’italiano, muove da diverse considerazioni: – le preposizioni svolgono una funzione fondamentale nella comunicazione verbale, poiché collegano logicamente e funzionalmente le informazioni all’interno dell’enunciato: come indica il termine stesso, la pre-posizione si colloca “davanti a un sintagma”, perciò detto sintagma preposizionale, “definendo le relazioni che questo intrattiene con gli altri sintagmi della frase” (Andorno 2003, p. 39); – data la loro funzione relazionale, e poiché costituiscono una classe chiusa, l’apprendimento delle preposizioni (almeno di quelle a più alto uso/frequenza/necessità/spendibilità, ad esempio: prima di, dopo di, davanti a, dietro a, con, per, di, in, dentro a, sopra a, sotto a) consente, economicamente, di potenziare molto l’interlingua; – dato che nel codice linguistico tutto ha un significato, è possibile perseguire l’insegnamento-apprendimento della lingua a partire dal significato, che costituisce il paradigma metodologico oggi prevalente, anche lavorando su una classe di parole grammaticali; trattandosi di una categoria di parole cosiddette vuote, è plausibile che l’esercizio su di esse, abituando gli allievi a ragionare su aspetti astratti della lingua, renda poi più semplice il lavoro di riflessione sulle parole piene; – data la loro funzione di collegamento, l’attenzione alle preposizioni può produrre effetti positivi, oltre che sulla lingua, anche a livello cognitivo, familiarizzando gli allievi con concetti astratti ma fondativi dell’esperienza umana e sociale, come quelli di relazione, organizzazione e rete.Obiettivi generali di un percorso sulle preposizioniIl percorso didattico è rivolto all’intera classe: l’analisi delle (inter)lingue degli alunni italiani e stranieri, pur rimandando necessariamente a strategie didattiche, tempi e risultati d’apprendimento diversi, costituisce il presupposto di attività didattiche che ambiscono a “tenere dentro” tutti i bambini, a prescindere dall’eterogeneità dei loro livelli di competenza in italiano.Attraverso il percorso, gli allievi che devono imparare a muoversi nella lingua italiana possono avvantaggiarsi di una positiva immersione nella categoria delle preposizioni, scoprendo che l’uso di queste semplici parole – semplici perché invariabili e generalmente brevi – rinforza enormemente la loro interlingua. Gli alunni che già hanno una buona padronanza dell’italiano, invece, hanno la possibilità di avviare un lavoro di riflessione sull’uso delle preposizioni – ad esempio notando, all’interno di specifici contesti, che su può anche non essere seguito da alcuna parola (uso avverbiale: si può dire vado sul tetto a guardare le stelle, ma anche prendi le tue cose e vai immediatamente su). Tutti gli alunni (nativi di madrelingua italiana, non nativi con diversi livelli di competenza in italiano, italofoni in svantaggio linguistico, seconde generazioni ma con L1 diversa dall’italiano) possono inoltre mettere in campo le proprie abilità cooperative, cimentandosi in modalità di lavoro che enfatizzano da un lato la dimensione sociale dell’apprendimento linguistico, dall’altra il carattere (ri)costruito del sapere.L’intera classe, infine, può confrontarsi sulle caratteristiche dei testi e sulla loro qualità, sperimentando un’educazione linguistica diversa da quella tradizionale e attivando riflessioni di tipo metalinguistico e metacomunicativo rispetto sia alla dimensione orale che alla dimensione scritta della lingua.Sintesi dei macro-obiettivi obiettivo grammaticale: utilizzare le principali preposizioni della lingua italiana all’interno di testi/situazioni, dunque in contesto; obiettivo pedagogico-didattico: migliorare le abilità sociali e collaborative, sperimentando il lavoro a piccolo gruppo e, in particolare, la tecnica di scrittura cooperativa; obiettivo metacognitivo e metalinguistico: iniziare a sviluppare un pensiero critico relativamente alle caratteristiche e alla qualità di un testo.